Facebook ha catturato un altro gruppo di falsi account russi che diffondono disinformazione sulla piattaforma. Gli attori russi si sono spacciati per falsi media, think tank e gruppi di hacktivisti, spingendo Facebook a rimuovere le reti.

I gruppi di troll russi si infiltrano di nuovo su Facebook

Facebook ha rimosso tre reti russe per aver violato la sua politica di comportamento non autentico coordinato. Questo viene subito dopo Facebook ha rimosso un gruppo gestito dalla Cina per aver interferito con la politica americana e del sud-est asiatico.

Facebook rimuove gli account cinesi per aver interferito con la politica statunitense

La rete collegata alla Cina ha diffuso disinformazione sulla politica negli Stati Uniti e nel sud-est asiatico.

Il gigante dei social media ha delineato i dettagli delle rimozioni in un file A proposito di Facebook post sul blog. Secondo il post, Facebook ha rimosso un totale di oltre 300 account, pagine e gruppi Facebook collegati all'intelligence russa.

La rete più grande ha preso di mira diversi paesi, tra cui Siria, Ucraina, Turchia, Giappone, Armenia, Georgia, Bielorussia, Regno Unito e Stati Uniti. Facebook ha scoperto che questi attori hanno pubblicato notizie su eventi attuali, creato falsi gruppi di hacktivisti e hanno persino cercato di indirizzare gli utenti a siti Web esterni alla piattaforma.

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Nel frattempo, un'altra rete più piccola si è concentrata sulla promozione di un falso think tank turco in Turchia, Europa e Stati Uniti. Facebook osserva che questo cluster "non aveva quasi seguito" al momento della rimozione.

La terza rete di account si rivolgeva a paesi di tutto il mondo e si concentrava anche sui paesi circostanti la Russia. Proprio come il rete di troll russi Facebook precedentemente rimossa, questo gruppo di account si proponeva come fonti di notizie false e persino giornalisti assunti per scrivere articoli di notizie.

Nathaniel Gleicher, responsabile della politica di sicurezza di Facebook, ha osservato che tutte queste reti russe sono collegate allo stesso gruppo dietro le DC Leaks del 2016. Sebbene queste reti non si siano ancora impegnate nello stesso comportamento di hack-and-leak, Gleicher ha affermato che Facebook è pronto a gestire eventuali modifiche future, affermando:

Prevediamo che operazioni come queste potrebbero tentare di ruotare in qualsiasi momento e saremo vigili per trovarle e rimuoverle. Continueremo inoltre a condividere pubblicamente i nostri risultati per fornire un contesto alle tendenze contraddittorie che vediamo.

Tenere a bada le notizie false

Allo stato attuale, sembra che Facebook stia a malapena tenendo il passo con tutti gli account falsi sulla sua piattaforma. Con questo in mente, è sempre importante stare attenti a ciò che leggi e condividi sui social media.

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Emma Roth (413 articoli pubblicati)

Emma è Senior Writer e Junior Editor per le sezioni Internet e Creative. Si è laureata in inglese e combina il suo amore per la tecnologia con la scrittura.

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